Landwirtschaft / Agricoltura

Die Sugheraccia ist ein landwirtschaftliches Gut mit 15,5 Hektaren, auf welchem früher vor allem Wein und Getreide angebaut wurde. Bei der Übernahme war ein Grossteil der landwirtschaftlichen Fläche von Macchia überwuchert oder erodiert.

Mit dem erste Schulprojekt starteten Hermann Janach, Divo Burelli, eine 9. Klasse der RSS Münchenstein und der Klassenlehrer Georg Jost 2001 einen neuen Landwirtschaftsimpuls. Während den vielen Jahren ohne bäuerliche Pflege waren viele Terassen unzugänglich und die Terrassenmauern eingestürzt. Die Kulturflächen mussten wieder freigerodet und die Terassenmauern erneuert werden.

Inzwischen ist wieder ein – kontinuierlich wachsender – Teil der Fläche bebaut. Vor allem mit Heilpflanzen wie Salbei, Thymian, Rosmarin, Marum verum, Immortelle, Verveine oder Scilla marittima. Viele neue Bäume wurden gepflanzt wie z.B. Pinie, Bitterorange, Zitrone, Mandelbaum, Korkeiche, Johannisbrotbaum, Aprikose, Mispel, Zürgelbaum, Olivenbaum, Kakipflaume, Feigen, Ziziphus, Judasbaum, Myrte, Kampferbaum oder Granatapfel.

Beim Anbau wird konsequent auf künstliche Düngung und chemischen Pflanzenschutz verzichtet. Für die Bodenfruchtbarkeit wird auf dem Gelände angesetzter Kompost eingebracht. Seit 2001 setzen wir konsequent biologische und insbesondere biodynamische Anbau- und Pflegemethoden ein.

 

 

La Sugheraccia è una tenuta agricola di 15,5 ettari, in passato destinata principalmente alla coltivazione di vino e cereali. Al momento dell'acquisizione, gran parte della superficie agricola era ricoperta dalla macchia mediterranea o erosa.

Nel 2001, con il primo progetto scolastico, Hermann Janach, Divo Burelli, una classe di 9° anno della RSS Münchenstein e l'insegnante Georg Jost hanno dato un nuovo impulso all'agricoltura della tenuta. A causa della mancanza di cure agricole per molti anni, molte terrazze erano diventate inaccessibili e i muri di sostegno erano crollati. È stato necessario ripulire le superfici coltivabili e ricostruire i muri di sostegno.

Nel frattempo, una parte sempre più ampia della superficie è stata nuovamente coltivata, soprattutto con piante officinali come salvia, timo, rosmarino, marum, elicriso, verbena e scilla marittima. Sono stati piantati molti nuovi alberi: pini, aranci amari, limoni, mandorli, querce da sughero, carrubi, albicocchi, nespoli, bagolari, ulivi, cachi, fichi, ziziphi, alberi di Giuda, mirti, alberi di canfora e melograni.

Nella coltivazione si rinuncia sistematicamente all'uso di fertilizzanti artificiali e prodotti fitosanitari chimici. Per la fertilità del suolo viene utilizzato compost prodotto in loco. Dal 2001, utilizziamo sistematicamente metodi di coltivazione e cura biologici, in particolare biodinamici.